“Bartolemo I è una figura emblematica per la questione ambientale, per l’ecologia integrale che rappresenta una priorità, in quanto attuale, nei pontifici atenei romani”. 

Lo ha detto il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in occasione del conferimento del dottorato honoris causa in Filosofia al patriarca Bartolomeo, stamani, alla Pontificia Università Antonianum di Roma. Pronunciando la laudatio, il cardinale ha ripercoso le tappe della vita, della formazione e del ministero del patriarca ecumenico, che, “anche nelle fasi più difficili, ha sempre incoraggiato la ricerca di una comunione sperata e attivamente perseguita”.

 “L’attenzione internazionale verso il patriarca si è animata soprattutto in occasione dei suoi interventi sui temi ambientali – ha aggiunto il porporato -. La decisione di riprendere l’annuale messaggio per la cura del Creato è solo una dimensione di un impegno continuativo che si tradurrà in numerosi incontri e convegni”. 

Tra questi, la dichiarazione comune siglata con san Giovanni Paolo II in videoconferenza tra Venezia e Roma, nel 2002. “Nel solco di queste iniziative affiora la sintonia, tutta particolare, con Papa Francesco. Sono i temi ambientali a costituire l’ambito privilegiato di dialogo e di condivisione”.
Ricordando come i testi di Francesco e quelli di Bartolomeo mettano a fuoco i temi ambientali, il card. Paroli

n ha osservato come il patriarca “lascia scaturire il dovere di cura per la Casa comune dalla fede nella creazione”. “Per Bartolomeo I la fede nella creazione stimola addirittura il processo ecumenico. Costituisce, cioè, un ulteriore elemento comune, oltre quelli di natura dottrinale”.
Infine, un cenno a un commento del patriarca sull’enciclica Laudato sì, in cui riconosce che “la diagnosi del Papa colpisce nel segno” e auspica un “approccio integrale per combattere la povertà e prendersi cura della natura”. “Appare sempre più chiaramente infatti che la questione ecologica e quella antropologica sono strettamente interconnesse tra loro”.