La Chiesa, l’uomo e la creazione: Sintesi ecclesiologica per gli Ortodossi della diaspora
πρώτη δημοσίευσις ἐν / prima pubblicazione in: ΠΟΙΜΑΝΤΙΚΗ ΤΗΣ ΟΡΘΟΔΟΞΟΥ ΔΙΑΣΠΟΡΑΣ PASTORALE DELLA DIASPORA ORTODOSSA
Τόμος πρός Tιμήν τοῦ Σεβασμιωτάτου Μητροπολίτου Ἰταλίας καὶ Μελίτης κ. Γενναδίου
Volume di Riconoscenza dedicato a Sua Eminenza Reverendissima il
Metropolita Gennadios Zervos, Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta, 2011
Archimandrita Stefan Popa, Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta
"E saranno una nella Tua mano" Ezechiele XXXVII, 17
Il testo del Profeta Ezechiele XXXVII, 15-28 ci insegna che siamo il popolo di Dio, il nuovo Israele (v.21), che saremo tutti uniti sotto la guida di un unico Re e Pastore, che sarà eretto sulla terra, il Regno universale di Dio (v. 22-23); che le nostre coscienze saranno illuminate e purificate e le nostre anime saranno guarite da ogni iniquità e malattia (v. 24); che sarà siglata tra uomini e Dio una Nuova Alleanza (v. 26), che Dio abiterà tra noi e che noi vivremo secondo i Suoi comandamenti (v. 26-27). Di fronte alla crisi di valori che il mondo sta vivendo, troviamo in questo testo profetico il fine che tutti noi, cristiani di varie confessioni, dobbiamo portare a compimento e per cui assiduamente dobbiamo pregare. La mia riflessione ecclesiologica vuole riportare alla vostra attenzione alcuni concetti fondamentali sulla Chiesa che tutti noi vogliamo indivisa, una, santa, cattolica ed apostolica, quella Chiesa che oggi è chiamata per edificare il Regno di Dio in terra, per salvare il mondo e a farlo ritornare nella Casa del Padre.
Nell'ecclesiologia ortodossa la Chiesa viene considerata come la comunione di vita delle Persone della Santissima Trinità estesa all'intera umanità, ma anche come comunità di amore e di vita degli uomini con Dio, in Gesù Cristo, tramite lo Spirito Santo. In quanto comunione degli uomini con Dio, la Chiesa inizia con l'Incarnazione del nostro Signore Gesù Cristo, ed è la continuità di questa incarnazione; in modo oggettivo la Chiesa è fondata da Cristo sulla Croce e nella Sua resurrezione dai morti. In quanto comunità concreta e visibile degli uomini con Dio, la Chiesa entra nella storia al momento della discesa dello Spirito Santo sui Dodici Apostoli, sulla Madre di Dio e su coloro che si sono battezzati nel giorno delle Pentecoste.
La discesa dello Spirito Santo nella Chiesa rappresenta il passaggio alla Chiesa dell'opera redentrice compiuta da Cristo stesso nella Sua personale umanità. La Chiesa diventa così la comunità visibile, sacramentale degli uomini con Dio. Lo Spirito Santo non è separato da Cristo, in quanto le Persone della Santissima Trinità non sono mai separate, ma sempre in unità e comunione. Non possiamo separare l'opera e l'economia del Figlio dall'opera e l'economia dello Spirito Santo, così come non si può dire che la Chiesa appartiene soltanto a uno di loro ed è risultato soltanto dell'opera di uno da Loro. La storia della Chiesa ha dimostrato che questa dissociazione ha portato a dei concetti estremi sia di stampo razionalista che di stampo sentimentalista. Soltanto tramite lo Spirito Santo, Cristo, Figlio di Dio, penetra totalmente e si diffonde nell'essere umano.
La discesa dello Spirito Santo nella Chiesa apre la prima pagina della storia della Chiesa, inaugura la Parusia ed anticipa il Regno di Dio.
La costituzione della Chiesa è teandrica, tramite Gesù Cristo, Figlio di Dio Incarnato, il quale da una parte fa scendere e porta all'intera umanità la vita di comunione con Dio e d'altra parte ci rende degni e ci porta alla comunione con Dio.
La Chiesa è la vita di comunione degli uomini con Dio, tramite Gesù Cristo, nello Spirito Santo che si manifesta concretamente tramite atti di fede e la partecipazione agli stessi Santi Sacramenti, celebrati da vescovi, sacerdoti e diaconi investiti da Cristo Gesù Figlio di Dio, e dopo aver ricevuto dallo Spirito Santo stesso il potere di guidare, insegnare e consacrare i fedeli sulla via della salvezza.
La Chiesa è il Corpo di Cristo esteso nell'intera umanità, poiché la Chiesa unisce con Dio l'intera creazione; la Chiesa è l'unità universale con Cristo di tutte le persone umane create sempre da Dio, le quali tramite il sacramento del battessimo nascono ad una nuova vita, le quali poi vengono edificate e siglate dallo Spirito Santo nel sacramento della Cresima e poi misticamente unite con Dio e tra loro tramite il Suo Corpo ed il Suo Sangue nel Sacramento del Eucarestia. Cristo è il Capo della Chiesa ed in questa Sua qualità il Figlio di Dio Incarnato ci trasmette tramite lo Spirito Santo la Sua vita divina e continua a scolpire tutti noi secondo la sua Immagine.
In Cristo la nostra umanità incontra l'infinità di Dio, e tramite il Suo Sacrificio e la Sua Resurrezione ci porta a Dio, ci fa uscire dal nostro isolamento ed entrare in piena comunione con Dio e con gli uomini. In unità con Il Capo della Chiesa, noi, esseri umani, viviamo un rapporto personale con Cristo tramite lo Spirito Santo, liberandoci dalla schiavitù del peccato e della morte, rinascendo ad una nuova vita, permettendo a Cristo di abitare dentro di noi, crescendo insieme con Cristo nello Spirito Santo.
Cristo è Capo della Chiesa non soltanto perché Egli è Dio diventato Uomo, oppure soltanto perché Egli resta per sempre nell'umanità col Suo Corpo sacrificato, risorto ed asceso ai cieli, ma anche perché nella Chiesa continua ad esercitare e sostenere la Sua triplice missione: la vocazione Profetica e di Maestro, il servizio di Sommo Sacerdote e la dignità d'Imperatore.
Tutti coloro che tramite il Battesimo, la Cresima e l'Eucarestia siamo stati incorporati in Cristo, diventiamo sacerdoti e sacrificio nella Chiesa, maestri e guide di noi stessi e dei nostri simili, in virtù del sacerdozio generale, universale, reale che nella Chiesa esiste e si manifesta tramite il continuo ripetere del sacrificio di Cristo e della nostra Comunione con questo sacrificio. Insieme con il sacerdozio generale della Chiesa esiste anche un sacerdozio sacramentale investito dallo steso Cristo e poi siglato dalla discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli essendo investiti come Sacerdoti subito dopo la Sua resurrezione. Coloro che sono investiti col Sacramento dell'Ordine sono "servi di Dio ed economi dei Sacramenti di Dio (I Cor. IV. 1). Senza Sacerdozio Sacramentale non c'è né Chiesa né Sacramenti. Il ruolo ed il servizio di Coloro che sono stati investiti col Sacramento dell'Ordine è una missione speciale in Chiesa, affidata dallo Cristo steso ed è diversa della missione affidata ai laici.
La fonte dell'autorità nella Chiesa è il Suo Capo stesso, Il Cristo Redentore e l'opera dello Spirito Santo presente nella Chiesa. Tramite i Suoi Apostoli, il Figlio di Dio ha affidato alla Sua Chiesa l'intera divina verità, compresa nella Sacra Tradizione e la Sacra Scrittura. Perciò, la Chiesa ha la stessa autorità del Suo Capo, nostro Signore Gesù Cristo. Dunque per coloro che vogliono salvare le loro anime la Chiesa rappresenta la Suprema Autorità.
La Chiesa ha la capacità di riconoscere e di conservare la verità divina rivelata; la Chiesa è l'unica in grado di riconoscere Cristo e la Sua opera salvifica, la Chiesa "è colonna e fondamenta della verità" (I Tim III, 15); la Chiesa, tramite Cristo Gesù, è l'organo che fa conoscere la Saggezza di Dio a tutti gli uomini e non soltanto a loro, ma anche alle angeliche schiere, ai Principi e Dominazioni; soltanto la Chiesa interpreta senza sbagliare la Sacra Scrittura e la Sacra Tradizione essendo Essa illuminata dalla luce che sorge dal profondo della Divinità di Cristo che la diffonde e la guida tramite lo Spirito Santo.
L'Autorità della Chiesa si esprime tramite i Concili che hanno formulato dogmi e canoni per difendere la verità rivelata e mantenere la disciplina e l'unità della Chiesa.
La creazione intera, l'universo ed il nostro mondo sono l'opera del nostro "Unico Dio, Padre Onnipotente, Creatore del Cielo e della terra, di tutte le realtà visibili ed invisibili"; Dio ama il mondo e perciò ha mandato il Suo Figlio nel mondo per servire e salvare il mondo. A Suo turno, Gesù Cristo manda nel mondo i Suoi Apostoli, e tramite loro la Sua stessa Chiesa. Tra Chiesa e mondo non esiste un dualismo ontologico, non esiste sacro e profano, poiché la Chiesa ed il mondo interferiscono in maniera reciproca; tramite il servizio della Chiesa le due realtà vengono unite dai ponti che eliminano ogni separazione e rigidità.
La Chiesa è stata fondata da Dio in questo mondo e per questo mondo, svolge la sua attività nel mondo, risponde alle domande ed alle sollecitazioni che il mondo pongono a lei. Il modello per il suo servizio è lo stesso Gesù Cristo; ciò obbliga la Chiesa di offrire se stessa come prezzo per la salvezza del mondo e la liberazione dell'umanità. La Chiesa consacra se stessa per il servizio dell'umanità; la Chiesa ed il mondo sono solidali, così come la creazione è totalmente dipendente dal suo Creatore.
La Chiesa Ortodossa non è soltanto contemplativa nella sua spiritualità; i membri della Chiesa sono anche membri della società; in quanto figli della Chiesa, essa prosegue il continuo perfezionamento spirituale dei cristiani, ma in quanto membri della società umana i suoi figli servono la società in cui vivono, il mondo, l'umanità, impegnandosi con responsabilità in tutte le forme di vita sociale. La partecipazione stessa alla glorificazione di Dio rende possibile il continuo rinnovamento dell'azione della Chiesa in questo mondo. La Chiesa è una presenza attiva e responsabile nella società e nella storia dell'umanità, chiamata ad appoggiare le strutture della giustizia e del progresso generale dell'umanità e non di meno per la salvezza del genere umano.
In modo particolare la Chiesa Ortodossa non adotta nei confronti del mondo un atteggiamento dominante, trionfalistico, non nega il mondo, né ha un atteggiamento sfiducioso, riservato, rassegnato nei confronti del mondo, ma ha un'attitudine realista, adeguato ad ogni momento storico dell'evoluzione della società umana. La Chiesa ha un atteggiamento positivo nei confronti del mondo, impegnandosi ad un autentico servizio del mondo, senza perdere la Sua identità di comunione teandrica degli esseri umani con Dio tramite Cristo, nello Spirito Santo.
I principi basilari che reggono il concetto di "servizio della Chiesa" nel mondo sono il principio della "proesistenza" ed il principio del movimento dell'intera creazione, l'uomo e la Chiesa inclusi, verso Dio, il loro Creatore.
Il Figlio di Dio si è incarnato per la nostra salvezza; ha santificato se stesso come uomo, affinché anche noi possiamo essere santificati nella verità, ha sacrificato la Sua vita affinché noi abbiamo la vita. Seguendo questo principio ogni cristiano non vive per se stesso, in isolamento, in egoismo, ma vive per Dio e per i suoi simili, e con lo steso amore di Dio, offre se stesso per l'umanità intera, servendo la società e sacrificando anche se stesso per l'umanità.
Tutte le creature nella loro evoluzione hanno la tendenza di andare verso il loro perfezionamento ed il riposo nelle pienezza di vita di Dio; tutte le creature tendono ad unirsi con il loro Creatore. La ragione di esistere e l'impulso di agire di ogni creatura formano un'unità nel Verbo Divino. Questa è il movimento del mondo intero ed anche della Chiesa, ed il suo servizio ha questo fine. Dio è la fonte e la conclusione di questo movimento e la Chiesa non può sottrarsi a questo movimento del universo intero.
L'umanità rappresenta il principale fattore di cui si serve Dio per portare il mondo verso di Se e per unificarlo. L'uomo diventa così in modo naturale l'intermediario che ha la capacità di unire e di legare in un assemblaggio tutte le parti del mondo creato e nello stesso tempo l'uomo ha il ruolo di completare la creazione e di trasformare il mondo e se stesso. L'uomo può portare nel mondo anche ciò che non deriva dal mondo ma dal suo essere ricco ed indefinito, utilizzando comunque gli elementi del mondo, con l'aiuto della grazia divina (San Massimo Confessore). L'uomo partecipa al movimento del mondo ma ha anche la sua libertà propria. In questo senso il mondo diventa un sistema ben definito tramite leggi naturali e logiche, ma anche un campo aperto alla libertà dell'uomo ed all'azione di Dio. Con la libera partecipazione dell'uomo, Dio sviluppa ciò che è nuovo nell'azione dell'uomo, sollevando l'opera dell'uomo ad un livello superiore.
In questo contesto, riguardante il servizio della Chiesa nel mondo, mi vengono in mente la parole del Messaggio Patriarcale che Sua Santità, Il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, ha inviato agli ortodossi di tutto il mondo, il 25 dicembre 2008, per la solenne celebrazione della festa dell’Incarnazione del nostro Signore Gesù Cristo: "Certamente, in mezzo alla confusione mondiale e alla crisi dei nostri giorni, queste verità sembrano paradossali. La speranza della maggior parte degli uomini, posta nelle “divinità” del mondo, si rivela falsa quotidianamente in modo tragico. La persona umana è umiliata e schiacciata in mezzo a numeri, macchinari, computers, speculazioni borsistiche, bandiere dai più diversi colori di un vano opportunismo ideologico. La natura è insultata. L’ambiente soffre insieme. I giovani sono delusi e si rivoltano, protestando contro l'ingiustizia del presente e l'incertezza del futuro. “Tenebre, nuvole e oscurità, una grande voce”, dominano il nostro mondo, dando la impressione che è minacciata di essere occultata la luce della speranza che emerge da Betlemme e di essere nascosto l’inno angelico della gioia universale: “Gloria a Dio nelle altezze, e pace sulla terra agli uomini di buona volontà”.
L'umanità è oggi molto vicina alla sua totale distruzione ed all'annientamento dell'intero pianeta. La Chiesa e le comunità ecclesiali di tutto il mondo sono chiamate oggi a dare all'umanità le risposte che disperatamente l’umanità sta cercando, ad aiutare l'uomo a riscoprire i valori autentici della vita ed a guidare l'umanità intera verso la luce di un mondo nuovo, puro, libero di veleni, inquinamento, guerre, menzogne e falsità. Non abbiamo più il tempo di discutere sulle nostre divisioni di fede ma è arrivata l'ora per agire insieme per il bene dell'umanità e della creazione; siamo gli unici che possiamo illuminare le coscienze degli uomini per opporsi all'opera di distruzione dell'intero mondo che i nemici di Dio stano portando a compimento.
Dobbiamo senza riserve condannare un sistema che ha come Dio il denaro ed il profitto. La Chiesa e le comunità sono chiamate ad unire il popolo di Dio per edificare un mondo nuovo a misura dell'uomo in pace ed armonia con la natura creata da Dio. La coscienza dell'uomo deve essere liberata dalla schiavitù dei falsi valori e della menzogna, dall'ignoranza e dalla superficialità che sono stati appositamente implementati in questi ultimi decenni nelle nostre menti e nei nostri cuori "la Chiesa, continua Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, ci chiama tutti ad una saggia riflessione, a rivalutare le priorità della vita, a ricercare nel volto di ogni “altro” la immagine di Dio, degna di tutto il rispetto, e con tutta la forza che gli deriva dalla Sua esperienza di due mila anni, Essa non cesserà di affermare che il Bimbo posto nella mangiatoia a Betlemme è “la speranza di tutti i confini della terra”, che è il Logos e la ragione di vita, che è la redenzione che Dio ha inviato al Suo popolo, cioè all'umanità intera".
Il testo del Profeta Ezechiele XXXVII, 15-28 ci insegna che siamo il popolo di Dio, il nuovo Israele (v.21), che saremo tutti uniti sotto la guida di un unico Re e Pastore, che sarà eretto sulla terra, il Regno universale di Dio (v. 22-23); che le nostre coscienze saranno illuminate e purificate e le nostre anime saranno guarite da ogni iniquità e malattia (v. 24); che sarà siglata tra uomini e Dio una Nuova Alleanza (v. 26), che Dio abiterà tra noi e che noi vivremo secondo i Suoi comandamenti (v. 26-27). Di fronte alla crisi di valori che il mondo sta vivendo, troviamo in questo testo profetico il fine che tutti noi, cristiani di varie confessioni, dobbiamo portare a compimento e per cui assiduamente dobbiamo pregare. La mia riflessione ecclesiologica vuole riportare alla vostra attenzione alcuni concetti fondamentali sulla Chiesa che tutti noi vogliamo indivisa, una, santa, cattolica ed apostolica, quella Chiesa che oggi è chiamata per edificare il Regno di Dio in terra, per salvare il mondo e a farlo ritornare nella Casa del Padre.
Nell'ecclesiologia ortodossa la Chiesa viene considerata come la comunione di vita delle Persone della Santissima Trinità estesa all'intera umanità, ma anche come comunità di amore e di vita degli uomini con Dio, in Gesù Cristo, tramite lo Spirito Santo. In quanto comunione degli uomini con Dio, la Chiesa inizia con l'Incarnazione del nostro Signore Gesù Cristo, ed è la continuità di questa incarnazione; in modo oggettivo la Chiesa è fondata da Cristo sulla Croce e nella Sua resurrezione dai morti. In quanto comunità concreta e visibile degli uomini con Dio, la Chiesa entra nella storia al momento della discesa dello Spirito Santo sui Dodici Apostoli, sulla Madre di Dio e su coloro che si sono battezzati nel giorno delle Pentecoste.
La discesa dello Spirito Santo nella Chiesa rappresenta il passaggio alla Chiesa dell'opera redentrice compiuta da Cristo stesso nella Sua personale umanità. La Chiesa diventa così la comunità visibile, sacramentale degli uomini con Dio. Lo Spirito Santo non è separato da Cristo, in quanto le Persone della Santissima Trinità non sono mai separate, ma sempre in unità e comunione. Non possiamo separare l'opera e l'economia del Figlio dall'opera e l'economia dello Spirito Santo, così come non si può dire che la Chiesa appartiene soltanto a uno di loro ed è risultato soltanto dell'opera di uno da Loro. La storia della Chiesa ha dimostrato che questa dissociazione ha portato a dei concetti estremi sia di stampo razionalista che di stampo sentimentalista. Soltanto tramite lo Spirito Santo, Cristo, Figlio di Dio, penetra totalmente e si diffonde nell'essere umano.
La discesa dello Spirito Santo nella Chiesa apre la prima pagina della storia della Chiesa, inaugura la Parusia ed anticipa il Regno di Dio.
La costituzione della Chiesa è teandrica, tramite Gesù Cristo, Figlio di Dio Incarnato, il quale da una parte fa scendere e porta all'intera umanità la vita di comunione con Dio e d'altra parte ci rende degni e ci porta alla comunione con Dio.
La Chiesa è la vita di comunione degli uomini con Dio, tramite Gesù Cristo, nello Spirito Santo che si manifesta concretamente tramite atti di fede e la partecipazione agli stessi Santi Sacramenti, celebrati da vescovi, sacerdoti e diaconi investiti da Cristo Gesù Figlio di Dio, e dopo aver ricevuto dallo Spirito Santo stesso il potere di guidare, insegnare e consacrare i fedeli sulla via della salvezza.
La Chiesa è il Corpo di Cristo esteso nell'intera umanità, poiché la Chiesa unisce con Dio l'intera creazione; la Chiesa è l'unità universale con Cristo di tutte le persone umane create sempre da Dio, le quali tramite il sacramento del battessimo nascono ad una nuova vita, le quali poi vengono edificate e siglate dallo Spirito Santo nel sacramento della Cresima e poi misticamente unite con Dio e tra loro tramite il Suo Corpo ed il Suo Sangue nel Sacramento del Eucarestia. Cristo è il Capo della Chiesa ed in questa Sua qualità il Figlio di Dio Incarnato ci trasmette tramite lo Spirito Santo la Sua vita divina e continua a scolpire tutti noi secondo la sua Immagine.
In Cristo la nostra umanità incontra l'infinità di Dio, e tramite il Suo Sacrificio e la Sua Resurrezione ci porta a Dio, ci fa uscire dal nostro isolamento ed entrare in piena comunione con Dio e con gli uomini. In unità con Il Capo della Chiesa, noi, esseri umani, viviamo un rapporto personale con Cristo tramite lo Spirito Santo, liberandoci dalla schiavitù del peccato e della morte, rinascendo ad una nuova vita, permettendo a Cristo di abitare dentro di noi, crescendo insieme con Cristo nello Spirito Santo.
Cristo è Capo della Chiesa non soltanto perché Egli è Dio diventato Uomo, oppure soltanto perché Egli resta per sempre nell'umanità col Suo Corpo sacrificato, risorto ed asceso ai cieli, ma anche perché nella Chiesa continua ad esercitare e sostenere la Sua triplice missione: la vocazione Profetica e di Maestro, il servizio di Sommo Sacerdote e la dignità d'Imperatore.
Tutti coloro che tramite il Battesimo, la Cresima e l'Eucarestia siamo stati incorporati in Cristo, diventiamo sacerdoti e sacrificio nella Chiesa, maestri e guide di noi stessi e dei nostri simili, in virtù del sacerdozio generale, universale, reale che nella Chiesa esiste e si manifesta tramite il continuo ripetere del sacrificio di Cristo e della nostra Comunione con questo sacrificio. Insieme con il sacerdozio generale della Chiesa esiste anche un sacerdozio sacramentale investito dallo steso Cristo e poi siglato dalla discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli essendo investiti come Sacerdoti subito dopo la Sua resurrezione. Coloro che sono investiti col Sacramento dell'Ordine sono "servi di Dio ed economi dei Sacramenti di Dio (I Cor. IV. 1). Senza Sacerdozio Sacramentale non c'è né Chiesa né Sacramenti. Il ruolo ed il servizio di Coloro che sono stati investiti col Sacramento dell'Ordine è una missione speciale in Chiesa, affidata dallo Cristo steso ed è diversa della missione affidata ai laici.
La fonte dell'autorità nella Chiesa è il Suo Capo stesso, Il Cristo Redentore e l'opera dello Spirito Santo presente nella Chiesa. Tramite i Suoi Apostoli, il Figlio di Dio ha affidato alla Sua Chiesa l'intera divina verità, compresa nella Sacra Tradizione e la Sacra Scrittura. Perciò, la Chiesa ha la stessa autorità del Suo Capo, nostro Signore Gesù Cristo. Dunque per coloro che vogliono salvare le loro anime la Chiesa rappresenta la Suprema Autorità.
La Chiesa ha la capacità di riconoscere e di conservare la verità divina rivelata; la Chiesa è l'unica in grado di riconoscere Cristo e la Sua opera salvifica, la Chiesa "è colonna e fondamenta della verità" (I Tim III, 15); la Chiesa, tramite Cristo Gesù, è l'organo che fa conoscere la Saggezza di Dio a tutti gli uomini e non soltanto a loro, ma anche alle angeliche schiere, ai Principi e Dominazioni; soltanto la Chiesa interpreta senza sbagliare la Sacra Scrittura e la Sacra Tradizione essendo Essa illuminata dalla luce che sorge dal profondo della Divinità di Cristo che la diffonde e la guida tramite lo Spirito Santo.
L'Autorità della Chiesa si esprime tramite i Concili che hanno formulato dogmi e canoni per difendere la verità rivelata e mantenere la disciplina e l'unità della Chiesa.
La creazione intera, l'universo ed il nostro mondo sono l'opera del nostro "Unico Dio, Padre Onnipotente, Creatore del Cielo e della terra, di tutte le realtà visibili ed invisibili"; Dio ama il mondo e perciò ha mandato il Suo Figlio nel mondo per servire e salvare il mondo. A Suo turno, Gesù Cristo manda nel mondo i Suoi Apostoli, e tramite loro la Sua stessa Chiesa. Tra Chiesa e mondo non esiste un dualismo ontologico, non esiste sacro e profano, poiché la Chiesa ed il mondo interferiscono in maniera reciproca; tramite il servizio della Chiesa le due realtà vengono unite dai ponti che eliminano ogni separazione e rigidità.
La Chiesa è stata fondata da Dio in questo mondo e per questo mondo, svolge la sua attività nel mondo, risponde alle domande ed alle sollecitazioni che il mondo pongono a lei. Il modello per il suo servizio è lo stesso Gesù Cristo; ciò obbliga la Chiesa di offrire se stessa come prezzo per la salvezza del mondo e la liberazione dell'umanità. La Chiesa consacra se stessa per il servizio dell'umanità; la Chiesa ed il mondo sono solidali, così come la creazione è totalmente dipendente dal suo Creatore.
La Chiesa Ortodossa non è soltanto contemplativa nella sua spiritualità; i membri della Chiesa sono anche membri della società; in quanto figli della Chiesa, essa prosegue il continuo perfezionamento spirituale dei cristiani, ma in quanto membri della società umana i suoi figli servono la società in cui vivono, il mondo, l'umanità, impegnandosi con responsabilità in tutte le forme di vita sociale. La partecipazione stessa alla glorificazione di Dio rende possibile il continuo rinnovamento dell'azione della Chiesa in questo mondo. La Chiesa è una presenza attiva e responsabile nella società e nella storia dell'umanità, chiamata ad appoggiare le strutture della giustizia e del progresso generale dell'umanità e non di meno per la salvezza del genere umano.
In modo particolare la Chiesa Ortodossa non adotta nei confronti del mondo un atteggiamento dominante, trionfalistico, non nega il mondo, né ha un atteggiamento sfiducioso, riservato, rassegnato nei confronti del mondo, ma ha un'attitudine realista, adeguato ad ogni momento storico dell'evoluzione della società umana. La Chiesa ha un atteggiamento positivo nei confronti del mondo, impegnandosi ad un autentico servizio del mondo, senza perdere la Sua identità di comunione teandrica degli esseri umani con Dio tramite Cristo, nello Spirito Santo.
I principi basilari che reggono il concetto di "servizio della Chiesa" nel mondo sono il principio della "proesistenza" ed il principio del movimento dell'intera creazione, l'uomo e la Chiesa inclusi, verso Dio, il loro Creatore.
Il Figlio di Dio si è incarnato per la nostra salvezza; ha santificato se stesso come uomo, affinché anche noi possiamo essere santificati nella verità, ha sacrificato la Sua vita affinché noi abbiamo la vita. Seguendo questo principio ogni cristiano non vive per se stesso, in isolamento, in egoismo, ma vive per Dio e per i suoi simili, e con lo steso amore di Dio, offre se stesso per l'umanità intera, servendo la società e sacrificando anche se stesso per l'umanità.
Tutte le creature nella loro evoluzione hanno la tendenza di andare verso il loro perfezionamento ed il riposo nelle pienezza di vita di Dio; tutte le creature tendono ad unirsi con il loro Creatore. La ragione di esistere e l'impulso di agire di ogni creatura formano un'unità nel Verbo Divino. Questa è il movimento del mondo intero ed anche della Chiesa, ed il suo servizio ha questo fine. Dio è la fonte e la conclusione di questo movimento e la Chiesa non può sottrarsi a questo movimento del universo intero.
L'umanità rappresenta il principale fattore di cui si serve Dio per portare il mondo verso di Se e per unificarlo. L'uomo diventa così in modo naturale l'intermediario che ha la capacità di unire e di legare in un assemblaggio tutte le parti del mondo creato e nello stesso tempo l'uomo ha il ruolo di completare la creazione e di trasformare il mondo e se stesso. L'uomo può portare nel mondo anche ciò che non deriva dal mondo ma dal suo essere ricco ed indefinito, utilizzando comunque gli elementi del mondo, con l'aiuto della grazia divina (San Massimo Confessore). L'uomo partecipa al movimento del mondo ma ha anche la sua libertà propria. In questo senso il mondo diventa un sistema ben definito tramite leggi naturali e logiche, ma anche un campo aperto alla libertà dell'uomo ed all'azione di Dio. Con la libera partecipazione dell'uomo, Dio sviluppa ciò che è nuovo nell'azione dell'uomo, sollevando l'opera dell'uomo ad un livello superiore.
In questo contesto, riguardante il servizio della Chiesa nel mondo, mi vengono in mente la parole del Messaggio Patriarcale che Sua Santità, Il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, ha inviato agli ortodossi di tutto il mondo, il 25 dicembre 2008, per la solenne celebrazione della festa dell’Incarnazione del nostro Signore Gesù Cristo: "Certamente, in mezzo alla confusione mondiale e alla crisi dei nostri giorni, queste verità sembrano paradossali. La speranza della maggior parte degli uomini, posta nelle “divinità” del mondo, si rivela falsa quotidianamente in modo tragico. La persona umana è umiliata e schiacciata in mezzo a numeri, macchinari, computers, speculazioni borsistiche, bandiere dai più diversi colori di un vano opportunismo ideologico. La natura è insultata. L’ambiente soffre insieme. I giovani sono delusi e si rivoltano, protestando contro l'ingiustizia del presente e l'incertezza del futuro. “Tenebre, nuvole e oscurità, una grande voce”, dominano il nostro mondo, dando la impressione che è minacciata di essere occultata la luce della speranza che emerge da Betlemme e di essere nascosto l’inno angelico della gioia universale: “Gloria a Dio nelle altezze, e pace sulla terra agli uomini di buona volontà”.
L'umanità è oggi molto vicina alla sua totale distruzione ed all'annientamento dell'intero pianeta. La Chiesa e le comunità ecclesiali di tutto il mondo sono chiamate oggi a dare all'umanità le risposte che disperatamente l’umanità sta cercando, ad aiutare l'uomo a riscoprire i valori autentici della vita ed a guidare l'umanità intera verso la luce di un mondo nuovo, puro, libero di veleni, inquinamento, guerre, menzogne e falsità. Non abbiamo più il tempo di discutere sulle nostre divisioni di fede ma è arrivata l'ora per agire insieme per il bene dell'umanità e della creazione; siamo gli unici che possiamo illuminare le coscienze degli uomini per opporsi all'opera di distruzione dell'intero mondo che i nemici di Dio stano portando a compimento.
Dobbiamo senza riserve condannare un sistema che ha come Dio il denaro ed il profitto. La Chiesa e le comunità sono chiamate ad unire il popolo di Dio per edificare un mondo nuovo a misura dell'uomo in pace ed armonia con la natura creata da Dio. La coscienza dell'uomo deve essere liberata dalla schiavitù dei falsi valori e della menzogna, dall'ignoranza e dalla superficialità che sono stati appositamente implementati in questi ultimi decenni nelle nostre menti e nei nostri cuori "la Chiesa, continua Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, ci chiama tutti ad una saggia riflessione, a rivalutare le priorità della vita, a ricercare nel volto di ogni “altro” la immagine di Dio, degna di tutto il rispetto, e con tutta la forza che gli deriva dalla Sua esperienza di due mila anni, Essa non cesserà di affermare che il Bimbo posto nella mangiatoia a Betlemme è “la speranza di tutti i confini della terra”, che è il Logos e la ragione di vita, che è la redenzione che Dio ha inviato al Suo popolo, cioè all'umanità intera".