Questa mattina Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, ha fatto visita al Centro internazionale dei Focolari a Rocca di Papa. Ad accoglierlo la Presidente Maria Voce con cui ha visitato la casa dove ha vissuto Chiara Lubich e la cappella dove si trova la tomba della fondatrice dei Focolari.
Qui ha lasciato una lunga dedica scritta in greco nel Libro dei visitatori. Poi uno scambio di saluti e di doni, presenti anche il copresidente Jesús Morán ed una piccola delegazione del Movimento. Ad accompagnare il Patriarca c’erano il Metropolita Emmanuel di Francia, l’Igumeno Cassianos del Monastero di Chalki (Grecia), il Reverendo Iakovos, Diacono Patriarcale nonchè mons. Andrea Palmieri, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani. Ricordando la fondatrice dei Focolari, il Patriarca ha detto: “Chiara ha assunto l’impegno per la fraternità, l’unità e la pace in tutti i campi della vita dell’uomo, consegnandoci un messaggio attraverso la sua vita e i suoi scritti, che non possiamo ignorare”. “Il Movimento e tutte le opere che oggi esistono, grazie al suo carisma – ha dichiarato – sono la testimonianza di una vita spesa per il Signore, passata anche attraverso la Croce, ma sempre volta alla Resurrezione”.
La visita del Patriarca si inserisce nell’anno del Centenario della nascita di Chiara Lubich: “Quante altre cose avrebbe fatto Chiara se fosse ancora tra noi!”, ha detto ancora il Patriarca Bartolomeo I ricordandola. “Ma non sono gli anni che danno significato alla vita, non è la quantità, la lunghezza, ma è il come impegniamo i talenti che Lui ci ha offerto, è la qualità della vita, spesa per testimoniare Lui che è la Vita”. Il Patriarca ha avuto parole di affetto e stima per Maria Voce, che ha definito “carissima sorella”, “la cui amicizia con noi e con il nostro Patriarcato Ecumenico è lunga e solida, fin dagli anni della sua permanenza a Costantinopoli dove ha veramente lasciato una impronta indelebile del ministero della fraternità, dell’unità e dell’amore per tutti”. “Giunta alla fine del suo mandato come Presidente – ha detto ancora rivolto a Maria Voce – vogliamo ringraziarla anche noi del suo grande contributo all’Opera; il ricordo che abbiamo di lei, come tutti voi, è nel nostro cuore, ed ella sicuramente continuerà il carisma lì dove il Signore la chiamerà”. Sono stati poi presentati al Patriarca alcuni eventi realizzati in occasione del centenario di Chiara Lubich ed alcuni giovani dei Focolari gli hanno parlato del progetto “United Word Project”, che con il motto “dare to care” (osare prendersi cura) quest’anno pone il focus sulla cura dell’ambiente e delle parti più fragili delle società in tutto il mondo. Il Patriarca ha commentato: “Idee e azione, teoria e pratica. Spero che alcuni giovani ortodossi saranno inclusi in questo progetto per collaborare con voi per il bene dell’umanità”. A conclusione dell’incontro uno scambio di doni. La Presidente Maria Voce ha donato una scultura rappresentante la Vergine Maria con Gesù Bambino che era nella casa di Chiara Lubich in Svizzera, ed il Patriarca ha donato una meravigliosa icona.
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