SALUTO DI SUA SANTITA’ BARTOLOMEO ARCIVESCOVO DI COSTANTINOPOLI - NUOVA ROMA E PATRIARCA ECUMENICO AD UN GRUPPO DI STUDENTI DELL’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA DI LOPPIANO (Fanar, 8 Gennaio 2019)
Reverendissimo Prof. Piero Francesco Coda, Preside dell’Istituto Universitario Sophia di Loppiano,
Illustri Rappresentanti del Corpo Accademico,
Amati Studenti, Fratelli e Sorelle in Cristo,
Illustri Rappresentanti del Corpo Accademico,
Amati Studenti, Fratelli e Sorelle in Cristo,
Siamo onorati oggi di accogliere nella
Sede del Primo Trono della Chiesa Ortodossa, il Patriarcato Ecumenico,
un così grande numero di pellegrini, rappresentanti l’Istituto
Universitario Sophia, accompagnati dal Preside dell’Istituto stesso,
Prof. Francesco Coda. Vi accogliamo, augurando Buon Anno a ciascuno di
voi e alla importante e amata Istituzione che rappresentate.
Ricordiamo con gratitudine e gioia la
visita che abbiamo compiuto a Loppiano nell’anno 2015, dove abbiamo
potuto verificare di persona la ottima organizzazione, la vera sapienza
che ispira tutto lo scibile formativo proposto e soprattutto lo spirito
fraterno, di incontro, di collaborazione, di dialogo tra le persone e le
culture, seguendo il soffio intuitivo di Chiara Lubich.
Grazie anche alla infaticabile opera del
nostro Fratello, il Metropolita d’Italia e Malta Signor Gennadios, qui
presente, al suo - e nostro profondo legame con il Movimento dei
Focolari, ha visto la luce nel Vostro Istituto la Cattedra Ecumenica
Internazionale Athenagoras-Chiara Lubich, in collaborazione con il
nostro Patriarcato Ecumenico. La proposta accademica formativa infatti è
incentrata sul “focalizzare il significato teologico, sullo studiare le
tappe storiche e sviscerare le implicazioni esistenziali, culturali e
sociali del cammino ecumenico verso la piena e visibile unità della
Chiesa attraverso il mutuo scambio delle ricchezze spirituali,
liturgiche, teologiche, culturali e artistiche della Chiesa Cattolica e
della Chiesa Ortodossa”, come esplicita bene la presentazione stessa del
corso. Non poteva d’altra parte essere diversamente, in quanto i due
grandi luminari di beata memoria, il Patriarca Athenagoras e Chiara
Lubich incarnavano nella loro stessa vita gli ideali di unità, dialogo e
fraternità.
Siamo tutti a loro debitori di questa
grande intuizione, scaturita dai tempi nuovi che hanno contribuito a
formare, anche a seguito della loro schietta e sincera amicizia,
confidenza e soprattutto reciproca fiducia e di una fede incrollabile
nel disegno di Dio nella storia dell’uomo.
Fratelli e Sorelle amati nel Signore, Nostri carissimi figli,
La Sophia di Dio, la Sua grande Sapienza
è palpabile in questi giorni ancora di festa cha abbiamo vissuto e
viviamo, nel festeggiare la Epifania del Signore, o come meglio viene
chiamata in Oriente, la Grande Festa della Teofania. In questo spirito
sentiamo la vostra fraternità e la sincerità dei sentimenti che vi
accompagnano nell’incontro con la Santa e Grande Chiesa Martire di
Cristo a Costantinopoli e con noi tutti. Come dice la preghiera per la
Grande Santificazione delle Acque, “Nella precedente festa infatti Ti
abbiamo visto bambino, in questa Ti vediamo perfetto, essendoti da
perfetto manifestato Dio nostro perfetto”. Il Signore infatti ha amato
talmente la sua Creatura fino a farsi Creatura con la Creatura. Nella
Nascita secondo la carne del Signore, nel Natale, abbiamo festeggiato il
suo divenire uomo tra gli uomini, abbiamo proclamato la sua
incarnazione nella storia, ma nel suo Battesimo egli ci manifesta il suo
essere Dio; nella sua Teofania “La voce del Signore echeggia sulle
acque, dicendo: Orsù, ricevete tutti lo Spirito di Sapienza, Spirito di
intelletto, Spirito del timore di Dio, del Cristo apparso”. Ma il
disegno di Dio per riportare a se tutto il creato decaduto a causa del
peccato, abbraccia ogni essere, ogni elemento visibile ed invisibile,
tutto il cosmo: “Oggi viene santificata la natura delle acque: si fende
il Giordano e trattiene il corso dei suoi flutti, vedendo il Signore che
si purifica.”
In questo sapiente cammino, l’uomo è
invitato a percorrere la via indicata da Cristo. Ritroviamo in questo
tragitto la necessità di accogliere con profondo impegno la proposta di
Cristo: “Come uomo sei venuto al fiume, o Cristo Re, e ti affretti a
ricevere il battesimo dei servi, o buono, dalle mani del Precursore, per
i nostri peccati, o amico degli uomini.” In Cristo vi è la Teofania di
Dio, ma anche la teofania del creato che torna a Dio, è l’impegno
battesimale che continuamente si rinnova e ci chiama ad essere uomini e
donne nuovi, che hanno la capacità di trasfigurare con la loro vita, con
la loro testimonianza, con la loro sapienza, la sophia, questo nostro
mondo percorso da troppe violenze inaudite e da fondamentalismi
religiosi ed ideologici.
Il Patriarcato Ecumenico, da quasi
duemila anni, incarna in se stesso lo spirito del dialogo e del
servizio. Seguendo le decisioni dei Concili Ecumenici, dei grandi Sinodi
locali, dei Canoni Ecclesiastici e nella consuetudine della Storia,
anche oggi la Grande Chiesa di Costantinopoli, povera, ridotta nei
numeri, continuamente attaccata per questa sua fedeltà, ma ricca della
grazia del Signore, piena della Sapienza traboccante dello Spirito
Santo, continua il suo servizio diaconale per l’intera Chiesa Ortodossa,
conducendo la nave delle Chiese Ortodosse locali in uno spirito di
sinfonia ma anche di verità, di attenzione e ascolto, ma anche di
giustizia e capacità di discernimento nei problemi che attanagliano la
vita dei propri fedeli ovunque nel mondo, capace di contribuire al
dialogo di amore e al dialogo teologico con le altre Chiese Cristiane ed
in primo luogo con la Sorella Chiesa Romano-Cattolica, come anche
nell’incontro con le altre grandi Religioni e le Culture.
Con questo spirito il Patriarcato
Ecumenico, come è nei suoi diritti e doveri, ha concluso nel giorno
della Santa Teofania del Signore, il processo che ha portato ad
accogliere e a riconoscere la quindicesima tra le Sante Chiese Ortodosse
Autocefale locali, la Chiesa Ortodossa in Ucraina, sanando in questo
modo una divisione tra i propri fedeli di quel Paese, ma anche dando
giustizia ad un processo storico lungo di secoli. Continuiamo a lavorare
e a pregare, unitamente al Primo Primate di questa nuova Chiesa, il
nostro Fratello di Kiev e di tutta l’Ucraina Epifanio, affinché si
continui a superare in uno spirito di collaborazione ed amore reciproci,
quanto ancora non viene compreso da alcuni nostri Fratelli.
Stimati Fratelli e Sorelle,
Continuate il percorso che avete
intrapreso sulla via del dialogo, perché esso è riconciliazione, è
incontro, è capacità di comprendere, è filantropia divina, è accoglienza
del diverso, è trasfigurazione del mondo, è accogliere Dio nella storia
umana. Portate questo messaggio a tutti coloro che a qualsiasi titolo
partecipano alla opera del Vostro Istituto, abbracciando fraternamente
la Presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce e tutti i fratelli e
sorelle del Movimento. Il Patriarcato Ecumenico è anche la Vostra casa,
questa città di Costantino è anche la vostra città, perché non siete
stranieri ma siete amici per noi. Il Nuovo Anno benedetto dal Signore vi
porti cesti pieni di frutti di unità e di ogni altro dono che viene
dall’alto, a gloria del Suo Nome e per l’unione delle Sante Chiese di
Dio. Grazie della Vostra presenza e da noi pace e benevolenza.