Τετάρτη 9 Ιανουαρίου 2019

IL CONFERIMENTO UFFICIALE DEL TOMO DI AUTOCEFALIA ALLA CHIESA ORTODOSSA IN UCRAINA






Il conferimento ufficiale del Tomo di Autocefalia alla Chiesa Ortodossa in Ucraina

Nel corso della Concelebrazione panegirica del Patriarca Ecumenico con il Metropolita di Kiev e di tutta l’Ucraina che si è tenuta per la festa della Santa Teofania nella Chiesa Patriarcale al Fanar.

Con ogni solennità ha avuto luogo nel giorno della grande festa della Teofania il conferimento ufficiale, da parte del Patriarca Ecumenico Bartolomeo, del Tomo di Autocefalia della Chiesa Ortodossa in Ucraina, al suo primo Primate, il Metropolita di Kiev e di tutta l’Ucraina Epifanio.
La cerimonia ha avuto luogo durante la Concelebrazione panegirica dei due Primati.
Il Metropolita di Kiev Epifanio ha presieduto il Mattutino e subito dopo il Patriarca Ecumenico Bartolomeo, attorniato dal Primate della Chiesa di Ucraina e dai Vescovi delle due Chiese, ha celebrato la Grande Santificazione delle Acque. Di seguito è stata celebrata la Divina Liturgia, presieduta dal Patriarca Ecumenico e concelebrante il Metropolita di Kiev, con la partecipazione dei Metropoliti Gheron Giovanni di Pergamo, Simeone di Vinnitsa e Bar, Germano di Tranoupoli, Andrea di Halych, Melitone di Filadelfia, Demetrio di Lviv e Sokal, Emmanuele di Francia, Michele di Lutsk e Volyn, Nikita dei Dardanelli, Alessandro di Perejaslav-Khmelnitskiy e Vyshneve, Elpidoforo di Prussa e dell’Arcivescovo Eustratio di Chernihiv e Nizhyn.
“Oggi si apre una nuova pagina nella storia dell’Ucraina. La Chiesa di Costantinopoli, come ha concesso lo stato ecclesiastico della autocefalia a tutte le Chiese locali di nuova costituzione, così concede oggi nelle Vostre mani, con la grazia del Cristo che si manifesta, il Tomos di Autocefalia della Vostra Chiesa. A Voi, il Dio tutto pietoso ha riservato tale sommo onore, “Dio ti ha eletto, si è fidato di te, non sei stato votato per un fatto umano, … non umiliare e non disonorare il voto di Dio“ ha sottolineato tra le altre, il Patriarca Ecumenico, rivolto al Metropolita di Kiev, e ha continuato:
“Entrate oggi, in modo ufficiale e canonico, come la quindicesima Chiesa, nel novero benedetto delle Chiese Autocefale. Vi preghiamo e vi esortiamo, lottate per la unità e la pace, principalmente sul piano locale con i fratelli vescovi in Ucraina e non solo con loro ma anche con i fratelli Vescovi che sono rimasti sotto l’omoforion del Beatissimo fratello Patriarca di Mosca, e aiutateli attraverso la Vostra presenza ispirata e la saggia gestione amministrativa, a comprendere che è necessaria in Ucraina una entità ecclesiastica unita. Avete creato i presupposti della riconciliazione. Operate sulla base di criteri ecclesiologici e soltanto. Amministrate amorevolmente e in umiltà e abnegazione. Il futuro appartiene a Voi, il futuro è proprio Vostro”.
Ancora il Patriarca Ecumenico ha continuato:
“Non dimenticate mai tale generosità della Madre Chiesa, iniziata al tempo del battesimo del pio Vostro popolo, e riconfermata oggi attraverso la concessione della indipendenza ecclesiastica amministrativa. La storia della Chiesa Ortodossa è una storia di redenzione e di salvezza. Riconoscendo ciò, la nostra Santa Grande Chiesa di Cristo agisce oggi senza alcun interesse proprio, senza alcuna utilità, ma solo per la unità del popolo Ucraino e la salvezza dei fedeli. Avete seguito così questa via della redenzione e della salvezza e avete ritenuto opportuno il Tomos di Autocefalia che oggi ricevete, non come simbolo di potere, ma come una dimostrazione di amore e di animo sacrificale, per offrire salvezza e Cristo alla Vostra nave in Ucraina. Avete valorizzato le prerogative comprese nel Tomos conferito, come elementi dell’amore crocifisso e non come basi per instaurare una Chiesa che domina.
Noi, da questo venerabile Centro dell’Ortodossia, seguiremo amorevolmente il Vostro cammino e sempre tenderemo mani di aiuto, ogni volta che lo desideriate. Aspiriamo ad una nostra buona ed eccellente collaborazione, a gloria di Dio e a salvezza dei fedeli”.
Riferendosi in precedenza agli indissolubili legami storici e spirituali del Trono Ecumenico con la Sacra Metropoli di Kiev, da esso fondata, ha sottolineato:
“Lungo il corso dei secoli della sua storia, la Chiesa di Costantinopoli si pose sempre come una Madre affettuosa, preoccupata in modo sacrificale per i problemi che sorgevano nel tempo, proteggendo e custodendo come una pupilla questa sua sacra eparchia dai mali di alterazione della fede, del dogma ortodosso e della morale ecclesiastica. Quando però le condizioni dei tempi meramente lo imposero, il Patriarcato Ecumenico attraverso il nostro beato predecessore Dionisio IV, acconsentì la ordinazione del Metropolita di Kiev da parte di Mosca, ma mai cedette la giurisdizione canonica al Patriarcato di Mosca. Tra l’altro, l’inviolabile condizione della commemorazione del nome del Patriarca Ecumenico nelle Sacre Funzioni e nella Divina Liturgia dimostra la continua dipendenza canonica della Metropoli di Kiev dalla sua Madre Chiesa di Costantinopoli. Ma come testimoniano le fonti di archivio ed i fatti, quelli passati e quelli recentemente avvenuti, neppure il popolo Kieviano mai ha accettato di costituire parte della Chiesa di Mosca, opponendo ovviamente una dura opposizione nel tempo contro ciò.”
Di seguito il Patriarca Ecumenico ha consegnato nelle mani del Metropolita di Kiev e di tutta l’Ucraina il Tomos della Autocefalia, come anche il Santo Myron, da parte della Madre Chiesa. Inoltre gli ha offerto come dono un pastorale, fabbricato a Costantinopoli.
Nella sua omelia il Primate della Chiesa di Ucraina ha manifestato ancora una volta la propria riconoscenza verso la Madre Chiesa di Costantinopoli ed il Patriarca Ecumenico. Tra le altre ha menzionato:
“Il pio popolo Ucraino e la sua Chiesa locale, avendo ricevuto la Fede Cristiana Ortodossa dall’annuncio degli Apostoli e dalla Madre Chiesa, avendo imparato il dogma Divino dai Concili Ecumenici e dall’insegnamento dei Santi Padri, avendo ricevuto i sacri canoni come guida per la vita ecclesiastica, osservano e seguono strettamente questo deposito. Al presente, dopo il buio della notte, il sole rispunta di nuovo. Grazie alla sapienza di Vostra Santità, antiche ingiustizie sono scomparse e la giustizia è ripristinata.”
Erano presenti in Chiesa il Presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko con la sua famiglia, il Vice-ministro ali Esteri di Grecia Marco Bolaris, che rappresentava il Governo Greco, Politici e Governatori giunti dall’Ucraina, l’ex-Presidente dell’Ucraina Viktor Youshenko, il Console Generale di Grecia a Costantinopoli Georgia Soultanopoulos, Arconti Ufficiali della Grande Chiesa di Cristo e una moltitudine di fedeli dalla Città, ma anche dalla Grecia, dal Canada, dall’Ucraina e da molti paesi esteri.
Dopo la fine della Divina Liturgia i due Primati, i Vescovi, gli ospiti ed il popolo fedele si sono avviati in processione al molo del Fanar, dove Sua Santità ha presieduto la celebrazione della Santificazione delle Acque e la immersione della Venerata Croce nel Golfo del Corno d’Oro.
Nelle fredde acque del Corno d’oro si sono tuffati più di 30 giovani dalla Città, dalla Grecia e dall’estero e la Venerata Croce è stata afferrata dal sig. Michalis Voskanidis di Salonicco, al quale il Patriarca Ecumenico ha offerto come benedizione una crocetta d’oro, poi ha benedetto tutti i restanti nuotatori e ha dato loro delle piccole croci.