(da Bose) – “I parroci ortodossi in Occidente estendano l’ospitalità eucaristica a spose e sposi cattolici coniugati con i fedeli ortodossi”. È la proposta lanciata questa mattina da padre Radu Bordeianu, docente presso la Duquesne University di Pittsburgh (Stati Uniti), intervenendo al XXV convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa in svolgimento fino a sabato al monastero di Bose.
Notando che “nell’odierna cristianità divisa, l’incapacità della Chiesa ortodossa di condividere l’Eucaristia con altre Chiese è il segno della nostra disunione”, padre Bordeianu ha affermato che “non riesco a capire come possiamo meglio riconciliarci se viviamo in trincee lontane e profonde piuttosto che vivere nella stessa famiglia”. “La maggior parte dei teologi ortodossi respinge l’ospitalità eucaristica generalizzata principalmente a causa delle differenze teologiche”. “Eppure – ha aggiunto – i teologi tradizionali riconoscono che l’Eucaristia non è solo un marcatore di confine, ma chiedono anche di oltrepassare questi confini; lo stato disunito della cristianità è anomalo e non possiamo rimanere indifferenti di fronte a queste divisioni”. Secondo Bordeianu “un buon punto di partenza per l’oikonomia in Occidente sono i matrimoni misti”. “I matrimoni interconfessionali trascendono le nostre divisioni” e la “piccola Chiesa” che è la famiglia “propongo dia testimonianza della natura eucaristica della Chiesa”. “È incoerente benedire le unioni cattoliche-ortodosse in Chiesa e poi chiedere ai coniugi di manifestare la nostra dis-unità nei loro matrimoni trasformando la loro ‘piccola Chiesa’ in una ‘piccola Chiesa disunita’”. “Il motivo che adduciamo per la loro dis-unità è il primato papale. Questo – ha osservato – è un aspetto importante per vescovi e teologi, ma bisogna fare discernimento sull’impatto dei nostri dissensi sulle famiglie”. In realtà – ha continuato – “le coppie miste sono pronte ad andare oltre le divergenze religiose per amore. E questo non riflette una spiritualità debole, ma un impegno per superare le differenze”. Per Bordeianu, “l’ospitalità eucaristica offre lo spazio per incontrare l’altro come altro (cattolico), senza fare violenza all’altro imponendo una falsa identità (non ortodossa)”. “Gli ortodossi accolgano quella mano stesa da cinquant’anni dai cattolici”, ha auspicato Bordeianu, proponendo che “in Occidente, con l’oikonomia, si estenda l’ospitalità eucaristica alle coppie ortodosse-cattoliche, nella speranza che questa esperienza abbia grandi effetti sulle nostre Chiese”.