“Sono i poteri che si scontrano, non le civiltà. Quando la cultura è sana non si scontra”. Lo ha affermato oggi pomeriggio Chrysostomos Stamoulis, docente di teologia dogmatica presso l’Università Aristotele di Salonicco, intervenendo al XXV convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa sul tema “Il dono dell’ospitalità” in programma fino a sabato a Bose.
“Non credo nemmeno nello scontro tra religioni – ha aggiunto Stamoulis – ma quando vengono utilizzate dai poteri allora diventano arma di scontro”. “Molte volte oggi identifichiamo l’Islam con l’Isis o con il fondamentalismo” dimenticando che “le più grandi persecuzioni da parte dell’Isis sono state subite dai musulmani. L’Isis ha abbattuto i luoghi di culto”. Secondo il docente, “il fondamentalismo oggi fiorisce perché abbonda la mitologia. Man mano che le strutture della verità, lo Stato, il settore pubblico, la Chiesa cedono terreno e non producono più significato alla civiltà allora si creano delle spaccature nelle quali si infila il fondamentalismo e il fanatismo”. Nel corso del pomeriggio è intervenuto anche Peter Mikhailov, docente di patristica presso l’Università ortodossa San Tikhon di Mosca, secondo cui “è difficile dare una risposta con la teologia a tutti i quesiti esistenti” nel mondo. “Ci può essere comunque un ruolo essenziale della presenza teologica”, ha proseguito, rilevando che “la parola della Chiesa, la scienza cristiana possono aiutare” perché “il compito della teologia è quello di dare testimonianza della tradizione cristiana, dell’esperienza cristiana, dell’infinita ricchezza della vita della Chiesa”. “Forse adesso non si prende sul serio questo aspetto – ha notato – ma questo non vuol dire che come cristiani siamo esonerati da questa testimonianza”. Per Mikhailov, “se non siamo sufficientemente astuti nell’avere metodi moderni per far fronte a richieste ed esigenze è una nostra colpa”. Bisogna trovare il modo di “intervenire per illustrare la nostra ricca tradizione e quindi trasmetterla con le conoscenze scientifiche e con la vita spirituale”.