Il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli diffonde un comunicato in
risposta alle richieste e le posizioni espresse da alcune Chiese
ortodosse per l’evento di Creta
“Non sussiste alcun quadro normativo per una revisione della
procedura conciliare ormai avviata”.
È quanto si legge in un comunicato diffuso ieri dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli al termine della seduta straordinaria del Sinodo permanente, riunitosi sotto la presidenza dell’arcivescovo Bartolomeo, per esaminare l’iter di convocazione del Concilio panortodosso, in programma nell’isola greca di Creta dal 19 al 26 giugno.
È quanto si legge in un comunicato diffuso ieri dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli al termine della seduta straordinaria del Sinodo permanente, riunitosi sotto la presidenza dell’arcivescovo Bartolomeo, per esaminare l’iter di convocazione del Concilio panortodosso, in programma nell’isola greca di Creta dal 19 al 26 giugno.
Il Sinodo, si afferma nella nota riportata da L’Osservatore Romano,
“con sorpresa e stupore è venuto a sapere delle posizioni e dei punti
di vista recentemente espressi da alcune Chiese ortodosse sorelle e,
dopo averli valutati”, sostanzialmente conferma lo svolgimento dello
storico evento nella data prevista. Pertanto, “si attende che i primati
delle Chiese ortodosse, secondo quanto previsto dal regolamento per
l’organizzazione e il funzionamento del santo e grande concilio
presentino le eventuali ‘proposte di modifica, correzioni e aggiunte ai
testi approvati all’unanimità dalle conferenze pre-conciliari
panortodosse e dalle sinassi dei primati sui temi all’ordine del giorno’
(cfr. punto 11), per un assestamento e una decisione finali, durante i
lavori del Concilio”.
Il Patriarcato ecumenico, “in quanto Chiesa primaziale per la tutela
dell’unità dell’ortodossia – si legge ancora nella nota chiama tutti a
essere all’altezza delle circostanze e a partecipare, secondo l’ordine
del giorno predeterminato, ai lavori del santo e grande concilio, come
deciso in modo panortodosso e sottoscritto tanto dai primati durante le
loro sinassi, quanto dai delegati di ognuna delle rappresentanze durante
tutta la lunga procedura preparatoria del Concilio”.