Παρασκευή 6 Σεπτεμβρίου 2019

MESSAGGIO DI HIERONYMOS II, ARCIVESCOVO DI ATENE


Messaggio di Hieronymos II, Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia
XXVII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
CHIAMATI ALLA VITA IN CRISTO
Nella chiesa, nel mondo, nel tempo presente
Monastero di Bose, 4-6 settembre 2019

MESSAGGIO DI HIERONYMOS II, ARCIVESCOVO DI ATENE
Santissimo igumeno del Santo monastero di Bose,
amatissimo padre Enzo, fondatore del monastero,
illustrissimi relatori e partecipanti al Convegno,
amati fratelli e sorelle,
nella nostra Chiesa svolge un ruolo importante la visione dell’uomo come persona, persona che agisce come entità individuale e autonoma nella prospettiva della salvezza all’interno del corpo della Chiesa. A questa persona Cristo offre la possibilità di un ingresso pieno nella vita in Lui. L’unico presupposto è la fede. La fede di ciascuno serve per indicargli la via, lo guida alla comunione eucaristica come membro che non può essere separato da essa. Attorniato dagli altri membri, è ormai partecipe dell’insieme e abbandona l’isolamento, l’individualismo.
La chiamata alla vita in Cristo è una partecipazione, una partecipazione al sommo mistero della divina comunione. L’unione sostanziale con Cristo è una realtà vivente, la quale richiede più d’ogni altra cosa una piena conversione. Abbandonare l’uomo vecchio e rivestirsi del nuovo è la sostanza di questa unione.
Come afferma significativamente San Nicola Cabasilas, l’unione con Cristo ci rende più forti perché essa è forte in se stessa. Gli uomini beati concepiscono la loro esistenza come legata più a Gesù Salvatore che al proprio io. In questo modo cominciano già ora a godere e a pregustare i frutti della vita futura, entrano in una beatitudine e in una prospettiva escatologica pasquale. Non c’è paura della morte ma attesa della resurrezione. E così l’uomo conserva immacolato il proprio libero arbitrio e parallelamente entra volontariamente e coscientemente nel sommo dono che Cristo ha fatto all’uomo, la salvezza. Accogliere la chiamata alla vita in Cristo e camminare volontariamente insieme: in questo sta la possibilità della divinizzazione dell’uomo.
+ Hieronymos,
Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia